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SENSORI CONTROLLO DOPPIO FOGLIO METALLICO

PRIME CONTROLS Inc. (USA) leader ultradecennale

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nel controllo del doppio foglio metallico, utilizza un pratico sistema che consente una rapida calibrazione.

I modelli DS 150 e DS 152 utilizzano due sensori contrapposti che vanno collegati alla morsettiera della centralina separata e attraverso i quali viene fatto scorrere il foglio metallico (vedi foto a destra).

I sensori producono un forte campo magnetico che induce nel foglio metallico correnti di Foucault (Eddy current).

All’aumentare dello spessore del foglio variano le correnti di dispersione e ciò viene valutato dal microprocessore dell’amplificatore.

La calibrazione viene fatta prima sul foglio singolo premendo il pulsante “calibrazione” posto sul frontale della centralina di amplificazione.

Subito dopo viene fatto passare un foglio doppio e si preme nuovamente il pulsante di calibrazione.

Con queste due semplici operazioni si esegue l’apprendimento da parte dell’amplificatore dei due valori così rilevati che viene inoltre visualizzato dai LED di segnalazione posti sul frontale della centralina.

Il segnale di allarme del doppio foglio viene dato dalla diseccitazione del relè di potenza della centralina. La presenza del foglio singolo è visualizzata da un LED che se è spento indica che non vi è presenza del foglio sui sensori.

Con i due sensori contrapposti si possono controllare lastre di metalli ferrosi di spessore considerevole fino a 10 mm con sensori serie P1000.

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SENSORI A SENSORE SINGOLO

Il sistema è formato da un solo sensore e da una apparecchio di controllo (amplificatore)

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separato, unito al sensore da un cavo ad attacco rapido. L’amplificatore nella serie DS 6X ha dimensioni ridotte (Ø corpo = 18 mm) e può essere fissato lungo la linea in caso di spazi ridotti.

Il sensore genera un forte campo magnetico che si disperde nell’aria in mancanza del foglio metallico (materiali ferrosi e non ferrosi) mentre in sua presenza viene da questo modificato.

Il segnale così modificato, dopo la calibrazione,viene memorizzato dall’amplificatore a microprocessore.

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