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I sensori magnetostrittivi (MS) Opkon si basano su un fenomeno tipico dei materiali ferromagnetici (oro, nichel, cobalto e loro leghe) che posti in un campo elettromagnetico esterno subiscono una distorsione meccanica a causa della interferenza dei due campi: quello prodotto da loro e quello esterno. In pratica come si vede nel disegno a destra un conduttore ferromagnetico (1) è inseritoall’interno di uno stelo di contenimento (2). Sullo stelo scorre un magnete permanente (3) racchiuso in un cursore. L’elettronica posta nella testa del sensore produce un impulso di corrente (4) e genera il campo magnetico (5). Quando questo impulso raggiunge il magnete permanente l’interazione dei due campi produce una vibrazione torsionale (6) che si propaga lungo lo stelo verso la testa a velocità ultrasonica. Qui viene rilevata da un pickup che ne misura il tempo di transito dal magnete permanente al pickup. Questo tempo dipende quindi dalla posizione del magnete permanente sullo stelo, posizione assoluta del cursore che viene rilevata con la massima precisione.

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APPLICAZIONI

Per la loro elevata precisione, ripetibilità e durata dovuta alla resistenza alle vibrazioni e agli shock meccanici, oltre alla assenza di elettricità sulla parte mobile, i sensori magnetostrittivi vengono impiegati in tutte le applicazioni industriali che richiedono le prestazioni sopraelencate. Sono quindi utilizzati su macchine di imballaggio e per la formazione di materie plastiche nell’industria alimentare e dell’imbottigliamento, nell’industria del marmo e siderurgica. Molto applicati nell’industria meccanica su presse e macchine per la lavorazione lamiera.

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